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venerdì 12 luglio 2019

Sersale; Fallito miseramente il primo assalto dell'On. Tallini di mettere le mani sulla gestione della Riserva "Valli Cupe"



La prima parte dell'imboscata di Tallini, quella cioè di avere cercato di ottenere (di nascosto dagli interessati ) il parere favorevole da parte della commissione ambiente su una proposta di modifica frutto di arroganza politica e di mistificazioni,E' MISERAMENTE FALLITA. Salvatore Torchia Sindaco di Sersale


Le dimissioni del direttore della Riserva Naturale Valli Cupe, a cui va la mia piena solidarietà, confermano la giustezza della mia iniziativa legislativa volta ridargli la serenità che gli è venuta meno, ma non a parole come fa il sindaco di Sersale che , nell’annunciare di voler respingere le dimissioni , non spiega le cause del disagio in cui è stato costretto ad operare Carmine Lupia , ma rimuovendo le attraverso la sostituzione dell ’attuale Ente G estore che , invece di adoperarsi per favorire l’irrobustimento della Riserva , si è messo di traverso ”. E’ quanto affermava il consigliere regionale di Forza Italia Mimmo Tallini 

La seduta della commissione convocata per questa mattina (ndr), è stata chiusa con un rinvio per sentire, giustamente e come abbiamo chiesto noi, gli altri soggetti interessati, cioè il Comune di Sersale. Il consigliere Tallini, mantenendo fede al suo stile, rispettoso degli altri e delle regole democratiche e di vita che in tutti i contesti richiedono un minimo di contraddittorio, aveva chiesto il voto immediato, anche in assenza del sindaco di Sersale, di chi cioè avrebbe smentito ogni suo assunto ed avrebbe esplicitato in quella sede le vere ragioni del suo intervento legislativo scomposto ed irrispettoso che offendeva, per come strutturato e per le ragioni in esso contenute, l'amministrazione comunale e soprattutto uanti (dirigenti ed impiegati del comune di Sersale) con impegno e dedizione hanno portato avanti tutte le attività della Riserva, seguendo alla lettera tutte le indicazioni provenienti dal Direttore della Riserva che, in perfetta autonomia ed indipendenza, ha ideato, programmato e fatto attuare ogni attività, sia quelle con ricadute finanziarie (acquisti, impegni di spesa, incarichi professionali, pubblicazioni, studi, individuazione ed acquisto della sede della Riserva, ecc..) sia quelle senza apparente ricaduta finanziaria, o con indiretta ricaduta finanziaria, che hanno visto il prezioso ed insostituibile contributo degli operai e dei tecnici di Calabria Verde (ristrutturazione e realizzazione di decine e decine di sentieri, ristrutturazione di vecchi casolari, ecc..).
Il blitz è miseramente fallito e le sue infondate affermazioni sono state clamorosamente smentite dallo stesso dipartimento ambiente, rappresentato in quella sede dal dr. Giovanni Aramini, dirigente del settore aree protette, il quale nel premettere che non può essere disatteso il principio fondamentale del necessario coinvolgimento degli enti locali, a precisa e giusta domanda del consigliere Giovanni Nucera che chiedeva "quale sia il giudizio del Dipartimento sulla gestione", risponde "il cronoprogramma va a tutto il 2020 e i progetti sono andati avanti, DUNQUE NON ESISTONO ELEMENTI DI GIUDIZIO NEGATIVI. Sulla redazione del Piano di assetto naturalistico si è registrato un ritardo che il dipartimento ha rilevato ed evidenziato" (la nota sul Pan cui fa riferimento il dr. Aramini è datata 28 giugno 2019, prot 0242251 del 28/6/2019 pec pari data ore 10 31, la proposta di modifica di Tallini è stata sottoscritta il 26 giugno, quindi quando ancora non era nemmeno arrivata la nota del dr. Aramini che, in verità, non contiene alcuna diffida ma solo un sollecito.
Anche tale circostanza smentisce clamorosamente le affermazioni del consigliere Tallini che parla di "dettagliate e gravi inefficienze dell'ente gestore rilevate dallo stesso dipartimento ambiente della Regione". Probabilmente, annebbiato dall'odio e dal rancore e dalla fretta di programmare il blitz in un dato momento, ha dato troppo credito ad informazioni errate, senza documentarsi a dovere, come sarebbe stato logico ed obbligato per un legislatore. Ma ciò non lo esime assolutamente da..........




colpe, anzi lo rende ancora più colpevole in quanto ha utilizzato la funzione legislativa per scopi e finalità che non hanno nulla a vedere con le leggi e con la gestione della Riserva.
Per fortuna o per grazia di Dio (per chi ci crede ed io ci credo molto) la VERITA' viene sempre fuori, come l'ONORE delle persone perbene.
Viva Sersale e viva le Valli Cupe e, per favore, LASCIATECI IN PACE UNA VOLTA PER TUTTE

Riceviamo e pubblichiamo                            

                                  L'Articolo di giornale è tratto dalla Gazzetta del Sud- 11.07.2019

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