Dal Pollino allo Stretto di Messina, attraversando
tutta la Calabria, in un unico documento condiviso, sottoscritto e
promosso dalle più importanti associazioni (non solo ambientaliste!)
della regione, sono racchiuse le OSSERVAZIONI sul QTRP (Quadro Territoriale Paesaggistico Regionale) riguardo temi ambientali, energetici e un NO corale al riesumato progetto del Ponte sullo Stretto.
A fianco al WWF, Italia Nostra, Legambiente, ARCI, Coordinamento Calabrese per l’Acqua Pubblica Bruno Arcuri, Rete NO-PONTE, Comitato No Centrale di Sorbo San Basile, Casa della Legalità di Lamezia Terme, promuovono le medesime osservazioni anche il PdCI (Partito dei Comunisti Italiani) Segreteria Regionale Calabria e l’USB Unione Sindacale di Base-
Federazione Calabria .
Nell’articolato documento 5 sono le osservazioni
poste all’attenzione del Dipartimento Urbanistica della Regione Calabria
e del Consiglio Regionale. Nello specifico si chiede:
1) Che venga mantenuta la posizione espressa nelle Linee Guida alla LUR (Legge Urbanistica Regionale), parte 1, cap. 2, par. 2.2.1 Area di Gioia Tauro e dello Stretto,
dove di fatto viene bocciata ogni ipotesi di sviluppo sostenibile
basato sul disastro ambientale legato al Ponte sullo Stretto;
2) Che venga scongiurata ogni ipotesi di produzione energetica che incida negativamente sul sistema ambiente;
3) Che si introduca espresso divieto di prelievo di biomassa dalle aree protette;
4) Che vengano forniti criteri per la localizzazione delle aree e dei siti non idonei all’installazione di impianti di produzione a fonte eolica e solare fotovoltaica;
5) Che vengano inserite nel QTRP le tutele della L.R. 23/90, con particolare riguardo a quella dei territori costieri.
Sulla questione energetica il Forum Ambientalista Calabria, Medici per l’Ambiente ISDE-Italia, Il Riccio, Pensieri Liberi Pollino, il Forum “Stefano Gioia, sottoscrivendo per intero i 5 punti, hanno inteso incrementare il punto 3) con esplicito divieto anche alla produzione energetica da combustione di rifiuti nonché ad attività di deposito, smaltimento e lavorazione di rifiuti. Pongono
anche l’accento sulla vertenza relativa alla Centrale Enel della Valle
del Mercure, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, che l’ENEL vuole
riaprire, dopo una chiusura di oltre15 anni, convertendola a biomasse e
facendola diventare una fra le più grandi d’Europa.
Nel documento comune un altro accento viene posto
sulla centrale a biomasse di Sorbo San Basile, questa invece nel cuore
della Sila ed a ridosso dell’altro Parco nazionale, progetto bocciato
dagli esperti dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), per via delle ricadute disastrose sull’ambiente.
A breve, in una ....
conferenza stampa congiunta
verranno esplicitate e dettagliate tutte le osservazioni mentre è già
possibile prenderne visione sui siti e le pagine web delle varie realtà
che le hanno promosse.
WWF, Italia Nostra, Legambiente, ARCI, Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica B. Arcuri, PdCI, USB Unione Sindacale di Base, Rete NO-PONTE, Comitato No Centrale di Sorbo San Basile, Casa della Legalità di Lamezia, Forum Ambientalista Calabria, Medici per l’Ambiente ISDE-Italia, Il Riccio, Pensieri Liberi Pollino, FORUM “Stefano Gioia”.
un territorio unico deturpato dai nostri politici che ingrassano grazie ai soldi a pioggia
RispondiEliminaSperiamo che queste valide associazioni molto valide difendono ciò che di buono rimane dopo decenni di scempi vari
RispondiEliminase dipendesse solo dal nostro presidente scopelliti in sila non una ma tre quattro centrali ci avrebbe fatto costruire
RispondiEliminagente giovane piena di entusiasmo che veramente vogliono difendere il bel paesaggio che la noatura ci ha regalato forza non abbassate mai la guardia
RispondiEliminauna regione come la calabria dove DIO le ha donato tante bellezze naturaliste uniche i nostri politici invece la vedono come una pattumiera da riversarci tutti i veleni
RispondiEliminaLa speranza sta nei giovani che hanno veramente a cuore l'ambiente
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