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venerdì 7 gennaio 2022

“Non riaprite le scuole di Catanzaro” Presidi insegnanti e genitori si appellano a Presidente Occhiuto e al Presidente Abramo.

 


Sulla riapertura delle scuole, prevista per la giornata di lunedì 10 gennaio. Sono molti i gruppi di genitori che, anche in Calabria, si oppongono alla decisione della riapertura dichiarando di non volere mandare i propri figli nei vari istituti. Sul piede di guerra anche un gruppo di genitori del quartiere Lido di Catanzaro, con a capo Rosa Passarelli, i quali si appellano al presidente

La lettera - “Caro presidente della regione, e car


o sindaco di Catanzaro, sono la mamma di un bambino che frequenta la 3a elementare del plesso scolastico Murano dell’Istituto comprensivo Vivaldi, nel quartiere Lido di Catanzaro. Sono, inoltre, la fondatrice del gruppo Facebook “No alla riapertura della scuola in questo momento”. Io e tutti i membri del gruppo vi chiediamo di riflettere bene sulla riapertura della scuola in un momento così drammatico. Noi ci chiediamo, e vi chiediamo, come si possa riaprire le scuole mentre i contagi salgono ovunque e in tutte le fasce di età. Perché i nostri figli devono pagare il prezzo della vostra fallimentare gestione della pandemia nelle scuole? Perché dovremmo darvi credito e considerare le scuole un luogo sicuro se in due anni nulla è stato fatto e la temporanea chiusura rappresenterebbe per voi solo un fallimento politico?”

I presidi, due settimane di Dad o situazione ingestibile

Un documento, nato come un’iniziativa autonoma di una quindicina di dirigenti scolastici, ma poi dilagato sul web nelle ultime 24 ore con ben ............

2150 adesioni (destinate a crescere) a questa mattina, vale a dire oltre un quarto dei presidi (sono 8000) attualmente in servizio. Per i dirigenti scolastici «una programmata e provvisoria sospensione delle lezioni in presenza (con l’attivazione di lezioni a distanza) per due settimane è sicuramente preferibile ad una situazione ingestibile che provocherà con certezza frammentazione, interruzione delle lezioni e scarsa efficacia formativa. Lo vogliamo sostenere con forza, decisione e con la consapevolezza di chi è responsabile in prima persona della tutela della salute e della sicurezza di migliaia di persone».

Il distanziamento è sulla carta

Inoltre «l'andamento del contagio con la nuova variante del virus colpisce come mai prima le fasce più giovani della popolazione, anche con conseguenze gravi e il distanziamento è una misura sulla carta, stanti le reali condizioni delle aule e la concentrazione degli studenti nelle sedi. Sappiamo - si conclude nella lettera - che il virus si trasmette per aerosol e che l’ambiente classe è una condizione favorevolissima al contagio».

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