Il racconto della madre di Valeria Marzano, la ventiduenne di Catanzaro presente sul bus della tragedia e salva solo per aver cambiato posto
“Cosa posso dire? Rispetto tutto quello che è successo mi ritengo una persona fortunata”. È ancora scossa Luciana Arcuri, la madre della studentessa 22enne Valeria Marzano che la notte tra sabato e domenica era sul pullman diretto a Barcellona da Valencia. Non ci crede ancora che la figlia sia scampata ad una tragedia che ha inghiottito sette studentesse italiane, in Spagna per completare il programma Erasmus. E anche Valeria, iscritta alla laurea specialistica di Neuroscienze a Bologna, si trovava lì da agosto e insieme alle altre ragazze era andata a vedere i fuochi a Valencia. Ma la giovane catanzarese decide di cambiare posto ed è forse questa fatalità “in positivo”, commenta la madre, a salvarle la vita. In un primo momento siede assieme a tutte le altre nei sedili posti al centro del bus, successivamente si liberano due posti proprio dietro la cabina del conducente e Valeria decide così di spostarsi. “Si sono liberati due posti – dice all’amica Elisa – vado avanti”. Elisa le risponde: “Sì, tranquilla vai” ma lei rimane dietro. Rientrerà poi nelle sette vittime italiane, Elisa Valent, 25enne friulana iscritta all’Università di Padova e da qualche mese in Spagna per il programma Erasmus. “Valeria mi parlava sempre di lei – racconta Luciana Arcuri – Diceva che era una ragazza intelligente e mi raccontava di come avessero fatto subito amicizia. Subito dopo l’incidente il pensiero costante di Valeria è stato per Elisa che alla fine non ce l’ha fatta”.
Il racconto della tragedia. “Valeria è ancora sotto shock. Ho provato diverse volte a chiederle cosa fosse successo ma dice di ricordare solo flash degli attimi successivi allo schianto. L’unica immagine che rammenta prima dello scontro è l’autobus che ondeggiava. Tutti stavano.........
dormendo e lei dice di essersi svegliata alcuni attimi prima dello schianto raccontando di aver visto l’autobus andare a destra e sinistra”.
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