mercoledì 24 maggio 2023

Dopo averli uccisi bruciarono brutalmente i corpi nella Sila Catanzarese. Assolti i 2 imputati, le dichiarazioni dei pentiti erano false

 Sulle dichiarazioni di Mirarchi e le incertezze sull’orario del delitto hanno portato all’assoluzione dei 2 imputati. 



Dichiarazioni dei pentiti «mendaci», impossibilità di stabilire con esattezza l'orario del decesso e, quindi, di conseguenza di collocare con certezza gli imputati sul luogo del delitto. Si basa su questi tre elementi, in sintesi, la decisione dei giudici della Corte d'assise di Catanzaro che, a marzo, hanno assolto con formula piena i due imputati Salvatore Abbruzzo, 42 anni e Francesco Gualtieri, 39 anni, difesi dagli avvocati Salvatore Staiano e Antonio Lomonaco. I due erano stati accusati del duplice omicidio di Massimiliano Falcone e Davide Iannoccari, avvenuto il 20 novembre 2006 a Taverna, nel Catanzarese. La chiave di volta delle indagini risiedeva nelle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia: Raffaele Moscato, Gennaro Pulice e Santino Mirarchi, tutti concordi nell’attribuire il duplice omicidio ai due esponenti dei Catarisano, avvicinatisi al reggente della famiglia contrapposta ma solo per decapitarne il vertice. Ma c’è un passaggio in quella sentenza , di cui sono state rese note le motivazioni , che ha consentito agli avvocati dei due imputati di inviare tutte le carte in Procura con l’accusa che Santino Mirarchi abbia reso dichiarazioni mendaci. Durante l’interrogatorio di giugno 2016 Mirarchi infatti non fa cenno agli esecutori materiali del delitto, parla solo di un sospetto derivante da notizie assunte da altri. Il ............

dato sarebbe stato , secondo i giudici , in antitesi con il fatto che prima di quell’interrogatorio Mirarchi dovesse già essere in possesso di quelle informazioni , assunte da Santino Gigliotti, che a sua volta le aveva acquisite da Eros Cavigliano che aveva solo detto di aver lasciato le vittime con quelli che poi qualcuno ha indicato come esecutori materiali del delitto.

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