martedì 5 luglio 2011

Si sta concludendo l'inchiesta sui vari parchi eolici in Calabria

Di ieri il deposito delle ultime informative
relative alla porzione di indagini affidata ai carabinieri riguardanti il filone basato sull’ipotizzato pagamento di una presunta tangente di due milioni e 400 mila euro


Come era trapelato nei mesi scorsi, all’epoca dell’ultima proroga delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, si avvia alla sua conclusione, prevista per fine mese, la vasta inchiesta relativa alla realizzazione di diversi parchi eolici in Calabria, che secondo l’ipotesi accusatoria sarebbe costellata di illeciti. Di ieri il deposito delle ultime informative relative alla porzione di indagini affidata ai carabinieri all’attenzione del sostituto procuratore Carlo Villani, uno dei magistrati impegnati nella complessa attività, in particolare riguardanti il filone basato sull’ipotizzato pagamento di una presunta tangente di due milioni e 400 mila euro che sarebbe stata pagata ad esponenti politici da imprenditori interessati ad entrare nel business dell’eolico in Calabria, ma anche tutte le successive attività per la costruzione di vari parchi seguite alle varie richieste autorizzative presentate da diverse ditte. Questo filone ha coinvolto, fin qui, trentaquattro indagati, tra cui ex amministratori e funzionari regionali, ed imprenditori, per ipotesi di reato che, a vario titolo, vanno dall’associazione a delinquere finalizzata alla concussione, alla corruzione, all’abuso d’ufficio ed al falso. Anche altre, tuttavia, sono le tranche dell’inchiesta le cui investigazioni, nei mesi scorsi, sono state ripartite tra le varie forze di polizia. L’ultima attività degli inquirenti che ha occupato le cronache locali è stata quella legata alla realizzazione del parco eolico di Girifalco, a dicembre è stato posto sotto sequestro per presunte violazione di norme urbanistiche e di direttive regionali. Lo stesso parco eolico, del resto, di recente è tornato alla ribalta delle cronache, e precisamente a metà maggio, quando i carabinieri hanno arrestato l’imprenditore Domenico Strumbo, per una presunta estorsione ai danni della società Brulli energia di Reggio Emilia che nel maggio del 2009 era impegnata nei lavori di realizzazione della struttura.
La Procura di Catanzaro, a questo punto, dovrebbe essere pronta nel giro di pochi giorni a tirare le somme di un’attività estremamente estesa e complessa, che riguarda diverse zone e vari parchi eolici.