domenica 27 marzo 2011

Sul quotidiano la padana appare in prima pagina l'ennesimo atto di razzismo verso i Calabresi


Sul quotidiano La Padania, organo di stampa della Lega Nord, appare a caratteri cubitali un titolo inquietante: “Expo, Castelli: fuori i calabresi”. Il Ministro dice di essere preoccupato per le infiltrazioni di stampo mafioso all’interno dei lavori dell’Expo 2015. Quindi, si appresta, “efficiente e solerte” a chiedere un decreto ad hoc per evitare che tali lavori possano vedere la partecipazione di aziende collegate con la ‘ndrangheta. E fin qui sembrerebbe tutto normale (anche se a dirla tutta non si capisce perché solo la ‘drangheta. La camorra è forse consentita? Non sarebbe stato meglio usare un termine generico come mafia o criminalità organizzata?). E’ il seguito che appare ingiurioso e inquietante: “In poche parole, escludiamo le ditte calabresi”. Ma Bravo Castelli! Fa bene! Non sia mai detto che anche per l’Expo accada quanto successo per i lavori della Salerno-Reggio Calabria. Ricorda Ministro come si chiamavano i tre azionisti chiave di Impregilo che allegramente elargivano alla ‘drangheta il 3% del valore dell’appalto (e non erano bruscolini!) a titolo di “tassa di sicurezza”? Quelli che mascheravano questo “esborso” illecito di soldi pubblici con donazioni ambientali o a onlus per il contrasto alla fame e alla miseria nei Paesi del Terzo Mondo? No lo ricorda? Le rinfreschiamo noi la memoria: Zeffirio Benetton, Lavio e Ligresti. Se questi “signori” abbiano o meno antenati calabresi non possiamo saperlo. Di certo sappiamo che sono di Bruzzano un quartiere della periferia nord di Milano. Ops!! E vogliamo anche parlare delle centinaia ditte del Nord che per anni hanno foraggiato la camorra nell’affare rifiuti, per liberarsi della loro “monnezza” tossica e no, facendo diventare la Campania la pattumiera d’Italia? Si risente il Ministro perché da “da Saviano a Gratteri a Vendola, ormai sembra diventata un’abitudine sparare sul Nord”. Non ci provi Ministro! Non si azzardi nemmeno ad alimentare odi fratricidi. Al Nord e al Sud ci sono tante persone perbene, che lavorano e vivono degnamente nonostante lei e i suoi colleghi cerchino in tutti i modi di rendere loro la vita un’erta invalicabile. Se si parla di malaffare al Nord è perché dalla mega “Operazione Arca“, ai tanti dossier fino alle numerose inchieste, i fatti dicono che questo è un “fatto” reale. Così come esiste al Sud. La criminalità organizzata in tutta Italia è una piaga in cui i politici come lei si divertono a rigirare il coltello per tenerla sempre sanguinante e aperta.
Lei non è preoccupato delle infiltrazioni camorristiche, senza le quali, molti dei suoi colleghi non occuperebbero la poltrona dove si sono fin troppo comodamente seduti. In piena sintonia con la Lega da lei “degnamente” rappresentata, porta avanti un becero, incivile e pure ignorante, tentativo di scatenare un.....
conflitto razziale atto a spaccare il nostro Paese.
No. Non fuori i calabresi. Fuori lei, ministro Castelli e quelli come lei. Fuori non solo dal posto che “immeritatamente” occupate, ma anche dall’Italia perché solo così il nostro Paese avrebbe speranza di risalire il precipizio in cui l’avete, irresponsabilmente, gettata.
Articolo tratto da kataweb blog