foto notizia

sabato 12 febbraio 2011

CHIUNQUE SI ADIRA CON IL PROPRIO FRATELLO VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Augurandovi un buon fine settimana e una felice domenica vi invito a riflettere su quanto il Signore ci chiederà in questa VI domenica del T.O.
Al centro del vangelo di questa domenica vi è la nostra personale relazione con i fratelli.
 Che il Signore faccia risplendere su di voi la sua pace e la sua luce.  
Don Francesco Cristofaro
CHIUNQUE SI ADIRA CON IL PROPRIO FRATELLO  VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Carissimo/a
Le parole che Gesù rivolge al nostro cuore meritano di essere messe nel cuore, custodite gelosamente, meditate giorno e notte, perché sono esse che danno lo spessore spirituale al nostro essere cristiani. Senza spessore spirituale, il cristiano è un panno immondo, uno straccio vecchio, una inutilità dannosa, una vanità senza significato. Senza spessore spirituale è anche un veleno di morte per il mondo intero. Il cristiano deve essere la persona dalla moralità alta, anzi altissima, divina. Ti chiedo di meditare queste parole e di farti un serio, profondo esame di coscienza. Come vivo io queste parole di Gesù? Ma prima ancora: credo io in esse, oppure per me sono cose che non si addicono più alla mentalità balorda e insipiente nella quale vivo? 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli. Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.  Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!
Avete inteso che fu detto: Non commetterai adulterio. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna. Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio. Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”, “No, no”; il di più viene dal Maligno.
Gesù ci chiede di vivere nella sua santità quattro rapporti fondamentali, essenziali della nostra vita umana: con i fratelli, con la donna, con il proprio matrimonio, con Dio. Il fratello è solo da amare sempre. Si ama in un solo modo: donando la nostra vita per la sua redenzione, salvezza, giustificazione, pace. A lui si deve dare il perdono. Con lui si deve vivere sempre da riconciliati. La donna non è un oggetto, una cosa, neanche una persona sulla quale sfogare la propria libidine ed ogni altro impulso o desiderio impuro, neanche con il pensiero, con il cuore, con la mente, con il desiderio. Essa deve essere rispettata nella sua dignità sempre, in ogni istante. Essa non è per il nostro peccato.  È invece per la manifestazione della più grande gloria di Dio.
Con il proprio matrimonio ci è chiesto di vivere quell’amore di salvezza che fu di Cristo Gesù, il quale si lasciò crocifiggere per rendere la sua sposa, che è la Chiesa, pura, santa, immacolata, senza né macchie e né rughe. Il matrimonio è unico ed esso non potrà sottostare alla legge del divorzio, dell’adulterio, della separazione. La morte del proprio matrimonio è morte della persona, perché è morte del suo alito di vita. Con Dio dobbiamo essere sommamente onesti, veri, giusti. Non deve essere chiamato in causa per le nostre piccole cose del quotidiano, rendendo testimone con il giuramento della nostra verità. Dio è Dio. È il Santo e Santo deve sempre rimanere ai nostri occhi e agli occhi di ogni altro uomo. Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli e Santi, elevati nello spirito, anima, corpo. Don Francesco

16 commenti:

  1. Un buon fine settimana a tutti. Ringraziamo sempre il nostro amatissimo parroco Don Francesco, il quale con queste importanti riflessioni ci indica la via, l'unica via da percorrere per essere veri Cristiani.

    RispondiElimina
  2. Parole molto veritiere. Don Francè penso comunque che anche la chiesa sul sacramento del matrimonio dovrebbe diventare più rigida,meno accondiscendente. Ormai ci si sposa solo per farsi vedere,per le foto,il ricevimento. Matrimoni che durano anche pochi mesi oramai sono una consuetudine, una volta quando ci si sposava era per sempre senza ma senza se. La chiesa dovrebbe educare nel far capire l’importanza del sacramento,del giuramento che si fa davanti a DIO, scoraggiando chi ancora non è pronto.

    RispondiElimina
  3. Un buon fine settimana a tutti da Maria

    RispondiElimina
  4. Leggevo poco fa su facebook che oggi don francesco dopo la messa delle 17 alle palazzine parlerà del nuovo parroco di sellia. Mi auguro che come hanno detto sia una scherzo, sicuramente in questi ultimi giorni è successo qualcosa, si parla di una cena un pò pesante. Mah

    RispondiElimina
  5. MA COSA STATE DICENDO...............SE VOLEVA LASCIARE SELLIA NE AVREBBE PARLATO ALMENO CON GLI AMICI PIU' CARI............UN FULMINE A CIEL SERENO.

    RispondiElimina
  6. Buona domenica a tutti, buona domenica don Francesco, buona domenica zagor. Ciaooooo a tutti da Teresa

    RispondiElimina
  7. nessuno dice niente? Dunque non era vero,auguriamoci di si! Buona domenica a tutti.

    RispondiElimina
  8. Le parole dette da don francesco su facebook ( vi parlerò del nuovo parroco) erano riferite a lui che visto l'impossibilità di non poter cambiare alcune persone cu a capu tosta, cerchera di cambiare lui.

    RispondiElimina
  9. don francè scusate ,ma voi non dovete cambiare. Ognuno deve rispettare il carattere di chi ci sta vicino. Voi forse siete un po’ irruento,diretto è questo sicuramente da fastidio, ma molto meglio una persona che ti avverte prima ,che cerca in ogni modo di riportarti sulla buona carreggiata .Invece di chi per non creare malumori si sta zitto tenendosi tutto dentro.
    Caterina

    RispondiElimina
  10. Insomma un brutto scherzo da prete!!!

    RispondiElimina
  11. Oggi dopo la messa il parroco ha rimarcato come detto anche ieri sera che si trattava di uno scherzo nel tentativo di svegliare l'orgoglio in noi.Un nuovo prete ................ se non cambiate voi vuol dire che dovrò cambiare io.

    RispondiElimina
  12. Mi fa piacere che era uno scherzo,ma alla fine anche se era vero non era mica un dramma. Morto un papa se ne fa un altro, va via un prete ne verrà an altro, magari con più pazienza con più voglia di ascoltare.

    RispondiElimina
  13. don francè mi facisti pigliara nu cichettu.Vi voglio bene,SELLIA VI VUOLE BENE.

    RispondiElimina
  14. grazie a tutti. uno scherzo da prete. rispondo a uno degli ultimi messaggi: "morto un papa se ne fa un altro" ... è la verità... "magari con più pazienza con più voglia di ascoltare"... ho sempre ascoltato chi è venuto da me... se poi qualche volta non ti ho ascoltato ti chiedo scusa ma alla fine anche questa è verità perchè tu la pensi e l'hai detta. comunque grazie perchè vuol dire bisogna sempre migliorarsi

    RispondiElimina
  15. don francesco mintitiva l'anima in pace cca restati a sellia minimu ppè 10 anni. Nui avimu bisognu e vui,vui aviti bisognu e nui.

    RispondiElimina
  16. era solo uno scherzo... non c'era e non c'è nessuna intenzione da parte mia. tranquilli

    RispondiElimina

SELLIARACCONTA ®©2009 Tutti i commenti sono moderati in automatico