lunedì 14 febbraio 2011

Ragazza di 18 anni muore dopo il suo primo bacio. Nel giorno di San Valentino ecco una storia d'amore incredibile ma vera.

Una storia incredibile ma vera, Una adolescente del Galles,esattamente della città di CARDIFF  è collassata e morta per una malattia chiamata Sindrome della morte improvvisa dell’adulto (Sads, dall’inglese Sudden adult death syndrome), pochi minuti dopo essere stata baciata per la prima volta in vita sua. Una malattia misteriosa che non ha per ora alcuna spiegazione, non si capisce e non si sa se si tratta di un collasso dovuto ad un’emozione così intensa oppure un qualcosa legato a dei germi.
Jemma Benjamin, 18 anni, aveva sfiorato le labbra di un compagno di università, Daniel Ross, 21enne, nella casa di lui dopo una notte fuori insieme. E come scrive il quotidiano inglese The Telegraph, Benjamin è improvvisamente crollata sul sofà ed è morta sotto agli occhi di Ross. L’episodio è avvenuto 20 mesi fa, ma le indagini si sono concluse solo ora, e hanno rivelato che Jemma è stata stroncata dalla Sads, una rara malattia cardiaca che in Gran Bretagna falcia 500 vite l’anno.

Ross, che conosceva Benjamin da tre mesi, ha tentato disperatamente di salvarla prima che l’ambulanza arrivasse sotto casa sua. Ma l’inchiesta ha rivelato che non c’era più niente da fare per la 18enne, che è stata descritta come “il ritratto della salute”. Ross ha raccontato alla polizia che lui e Jemma erano amici da tre mesi, ma che quella era la prima volta che si baciavano. E ha aggiunto: “La nostra non era una relazione sessuale, ma ci vedevamo un paio di volte a settimana. Stavamo per recarci a un bar per mangiare qualcosa, e siamo tornati indietro a casa mia per prendere la carta di credito che mi ero dimenticato. Stavamo parlando e abbiamo finito per baciarci nel corridoio vicino alla porta d’ingresso. Siamo andati in cucina e poi in soggiorno e Jemma si è seduta sul sofà”.
Ross ha dichiarato che le palpebre della ragazza “improvvisamente hanno iniziato ad abbassarsi” e che dalla sua bocca ha cominciato a uscire della schiuma, prima che collassasse nel suo appartamento nel villaggio di Treforest, vicino alla città di Pontypridd, nel Galles del Sud. Come rivelato dallo studente, “ho telefonato a sua madre per sapere se soffrisse di epilessia. Continuava a perdere e a riprendere conoscenza”. Ha quindi telefonato al 999, il numero d’emergenza in Gran Bretagna, e gli sono state fornite istruzioni telefoniche per il massaggio cardiaco dall’operatore della Welsh Ambulance Service, ma il ragazzo non è stato in grado di rianimarla.

Il detective Richie Andrews, che ha interrogato Ross, ha fatto sapere: “Jemma e Daniel hanno iniziato a chiacchierare e hanno finito per baciarsi, è possibile che fosse la prima volta che lo facevano”. Il padre della teenager ha detto agli inquirenti che pensava che sua figlia e Ross fossero solo amici, aggiungendo: “Jemma era timidissima”. Gli investigatori sono inoltre venuti a sapere che la giovane era atletica e sportiva, ma era stressata per i prossimi esami in scienza dello sport e francese. Sua madre Charlotte Garwood ha dichiarato che Jemma – una nuotatrice su lunghe distanze e giocatrice di hockey – era “il ritratto della salute il minuto prima, e quello dopo mi è stata strappata via”. L’autopsia del patologo, dottor Jason Shannon, nell’aprile del 2009 non era stata in grado di trovare nessuna spiegazione medica a quella morte. E nel corso dell’udienza in tribunale è stato sottolineato che in passato lei non aveva mai avuto problemi cardiaci. L’ufficiale giudiziario della contea di Glamorgan, Peter Maddox, ha redatto un verbale sull’inchiesta svoltasi ad Aberdare.
Dalle indagini, come sottolineato da Maddox, è emerso che “la gravità della situazione di Jemma era stata sottovalutata” dal servizio d’ambulanza. Concludendo che il responsabile del servizio e l’equipaggio operativo non si sono resi conto di quanto fosse necessario un intervento urgente.
Al termine dell’udienza, il signor Benjamin, un costruttore di 38 anni di Llantwit Fardre, nel Sud del Galles, ha commentato: “Siamo sconvolti e sotto shock per il fatto che una ragazza in forma come Jemma possa essere morta”. E ha fatto sapere di avere presentato una petizione per raccogliere 5mila sterline per un programma di esami cardiaci per i giovani della zona attraverso l’associazione non profit Cardiac Risk in The Young (Cry).