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lunedì 28 maggio 2012

Convegno a Taverna (CZ) organizzato dal gruppo "Avis donatrici" sulla donazione del cordone ombelicale gesto semplice ma che può salvare la vita a molte persone sopratutto bambini



In una sala comunale gremita si è svolta nei giorni scorsi a Taverna (grosso centro presilano) un importante incontro promosso dall’Avis donatrici cordone ombelicale.  
Alla presenza del prefetto di Catanzaro Antonio Repucci, degli amministratori del comune di Taverna e di Sorbo San Basile di Antonio Frustaci presidente Avis Presila, Don Maurizio Franconieri responsabile delle parrocchie di Taverna e il prezioso contributo del tesoriere nazionale dell’Avis Rocco Chiriano.Con L’ausilio di video hanno fugato ogni dubbio sulla  Donazione del cordone ombelicale che come hanno sottolineato i relatori non comporta alcun pericolo ne per il nascituro ne per la madre. Il tutto avviene subito dopo il parto che avviene con estrema semplicità, gesto però che ha salvato e continua a salvare moltissime vite umane, soprattutto di bambini affetti di malattie gravissime i quali grazie a questo prezioso dono e successivamente ad un trapianto possono sperare di vivere un futuro sereno. Ermelinda Pascuzzi  (responsabile Gadco di Catanzaro) ha spronato nel diventare donatori invitando le mamme in attesa presente in sala di avanzare una regolare richiesta presso il proprio ginecologo di fiducia per la donazione del cordone. Don Maurizio ha illustrato la posizione della chiesa sul tema della donazione, che non è assolutamente di chiusura, anticipando che la tematica della donazione del sangue e nel caso specifico del cordone saranno inseriti nei prossimi 

incontri di preparazione al matrimonio. La banca che conserva nella nostra regione il sangue dei cordoni si trova a Reggio Calabria, il prezioso liquido è fondamentale per la cura di molte malattie. La donazione del sangue ombelicale ha perciò il vantaggio di non causare alcun rischio per chi lo dona (la mamma e il bambino) e può essere prelevato e conservato anche per molti anni, in modo da essere sempre disponibile al momento del trapianto di midollo osseo. Il prelievo del sangue placentare può essere eseguito in qualsiasi ospedale, che sia tuttavia in grado di fare riferimento a una struttura specializzata, dove la sacca di sangue venga elaborata e preparata per l'utilizzo (una cioè delle cosiddette banche del sangue), oppure conservato in una della tante banche private presenti in Italia ed all'estero.

< Ma.Gi.Ca. >

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