Un serio problema per tutto il territorio presilano
che sta causando seri danni alle varie colture ma anche ai vari allevamenti rimane quello dei cinghiali che mai come in questi ultimi anni sono divenuti sempre più numerosi. I cinghiali che per natura vivono in branchi vengono avvistati un po’ dovunque i quali destano preoccupazione serie perché sono sempre in ricerca di cibo. Nel comune di Albi territorio che ricade nel parco Nazionale della Sila i cittadini stanchi dei continui danni subiti hanno sollecitato il primo cittadino Giovanni Piccolo con una missiva inviata anche all’assessore provinciale all’agricoltura, nella nota si legge che la continua e incontrollata presenza di numerosi branchi di cinghiali sui vari fondi privati stanno causando ingenti danni alle colture comprese le numerose piante di olivo provocando la caduta dei caratteristici muretti a secco e lo sradicamento di molti alberi da frutti. I cittadini chiedono un tempestivo e urgente intervento per risolvere annoso problema.
L’esplosione demografica di questi animali per nulla docili e molto difficili da gestire potrebbero essere in altre situazioni visti come centro di attrazione turistica ed addirittura incentivata la loro ricerca con visite turiste mirate; purtroppo però il loro numero sempre più elevato ed incontrollato con continue incursioni alla ricerca di cibo hanno provocato pesanti danni alle varie colture ma anche al dissesto idrogeologico essendo la maggior parte dei terreni da loro attraversati speso scoscesi per questo diventano essenziali i vari muretti a secco, ma come abbiamo visto essi vengono distrutti completamente dai vari branchi.....
I numerosi agricoltori chiedono interventi urgenti senza arrivare a soluzioni drastici come il loro abbattimento ma sarebbe sufficiente una recinzioni adeguata che inibiscono l’accesso agli animali.