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Progetto del 1912 del seminario teologico Pio X di Catanzaro |
Tra i 12 Seminari Regionali, attualmente esistenti in Italia, il Seminario Regionale
Teologico Calabro,
come il Seminario Campano a Posillipo, fu voluto e finanziato
dal Papa San Pio X, al cui nome si intitola, a perenne ricordo e gratitudine. Il
problema delle vocazioni ecclesiastiche e dei Seminari fu presto oggetto delle sollecitudini
del Papa. La constatazione che le piccole diocesi non erano in grado di provvedere
adeguatamente alla formazione del clero ispirò al Pontefice l’idea di favorire l’istituzione
dei Seminari Interdiocesani o Regionali, con chiare ispirazioni di fondo che l’attività
teologica di un seminario coltiva.
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Antica foto del Seminario di Catanzaro |
I 13 vescovi calabresi d’inizio secolo furono tra i primi ad interpretare il pensiero
del Papa e nel Congresso Cattolico di Gerace (7-10 ottobre 1908) votarono l’erezione
a Catanzaro di un Seminario Regionale, unico per i giovani aspiranti al sacerdozio
delle allora 16 diocesi calabresi. Il Santo Padre fece sua l’idea e fu munifico
di consigli e di aiuti: il 29 luglio 1909 S.E. Mons. Pietro Di Maria, Vescovo di
Catanzaro ed esecutore intelligente dei desideri di Papa Sarto, acquistava, in nome
e per conto del Vicario di Cristo, una capace area su una delle più amene colline
della città. Il 1° febbraio 1910 iniziarono i lavori per tracciare le fondamenta.
Il 17 luglio si benedisse la prima pietra, posta all’angolo destro esterno della
cappella del Seminario.
«È
davvero consolante per noi superiori, alunni ed ex alunni del Seminario
"S. Pio X", sapere che le origini del nostro Seminario affondano le
radici in quella instancabile sollecitudine che il Pastore della Chiesa
universale nutriva per i sacerdoti. Sentiamo uno scatto di orgoglio a
pensare alla "dignità del nostro ministero. di formare Cristo nei
fratelli"». Sono le parole del rettore del Seminario teologico regionale
"San Pio X", mons. Rocco Scaturchio, con cui manifesta la propria
gratitudine al Pontefice Pio X per aver voluto in anni difficili la
costruzione di un Seminario regionale in terra di Calabria per la
formazione del clero. Era il 30 ottobre del 1908, quando il pontefice,
cogliendo la voce dei vescovi di Calabria, scrisse al vescovo di
Catanzaro Pietro Di Maria per incoraggiarlo a trovare un luogo dove
poter costruire un Seminario per tutte le 18 Diocesi. Non mancò la
risposta pronta del vescovo di Catanzaro che indicò al Papa il colle
"Madonna dei Cieli". Il 4 gennaio del 1912 fu aperto agli alunni di
filosofia e teologia e per dare valore ecclesiale all'opera il
Pontefice, nel 1913, fece coniare una medaglia commemorativa nel decimo
anno del suo pontificato con il prospetto del Seminario di Catanzaro.
Nonostante anche la triste vicenda dell'incendio del
1941, che distrusse l'intero edificio, il Seminario "S. Pio X" resta una
importante pagina di storia per la città e per l'intera regione che,
oggi più che mai, dopo cento anni di vita, deve guardare con speranza
al futuro del clero di Calabria, sapendo bene che il Seminario è stato
meta di tanti illustri presbiteri che hanno lasciato ancor oggi un
profumo di santità.
Grande è l'impegno dei superiori e del corpo docente,
chiamati per volontà dell'Episcopato calabro a dare una formazione
umana, culturale e spirituale ai seminaristi, ai laici ed ai presbiteri
che proseguono l'iter formativo con la specializzazione in teologia
morale sociale. Tanti sono anche i progetti che l'Istituto teologico
calabro, aggregato alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia
Meridionale, sta portando a compimento con l'apertura di altre
specializzazioni.
Per il centenario della fondazione, significativa è
stata nei giorni scorsi l'udienza che il Santo Padre ha concesso al
Seminario di Catanzaro con la presenza anche dei vescovi Mondello,
Bertolone, Renzo, Bonanno, Ciliberti e Galantino.
La nascita dei tre Seminari regionali, nel 1912, ha
ribadito Benedetto XVI ai presenti, «va compresa nella più ampia opera
di incremento della formazione dei candidati al sacerdozio portata
avanti dal Papa san Pio X, in continuità con Leone XIII. Per venire
incontro alle accresciute esigenze formative – ha ricordato ancora il
papa – la strada intrapresa fu quella dell'aggregazione dei Seminari
diocesani in nuovi Seminari regionali, insieme con la riforma degli
studi teologici, la quale produsse un sensibile innalzamento del livello
qualitativo, grazie all'acquisizione di una cultura di base comune a
tutti e ad un periodo di studio sufficientemente lungo e ben
strutturato».
«Il Seminario – afferma ancora mons. Scaturchio – è il
luogo privilegiato in cui ogni giorno facciamo i conti con questo
"bisogno" di Dio. Non è certo merito nostro l'essere chiamati. La
vocazione si fonda su una elezione libera e gratuita di Dio, ma non
possiamo eludere la domanda di responsabilità che si annida nella
chiamata a questo specialissimo rapporto d'amore con Lui».