La preoccupante frana che in questi giorni sta interessando il centro storico di Gimigliano |
I geologi: “Prevenire per evitare i danni” Il Presidente del consiglio nazionale interviene sui problemi causati dal maltempo in tutta la Calabria
“Le piogge ed il maltempo di queste ore riportano alla ribalta la fragilità del nostro territorio”. Lo afferma in una nota il Presidente del consiglio nazionale dei Geologi, Gian Vito Graziano, circa i danni provocati dal maltempo delle ultime ore in Calabria e Sicilia. “Frane, allagamenti, interruzioni di servizi - aggiunge - spesso primari, mancanza di energia elettrica sono diventate una consuetudine ogni volta che ritorna il maltempo. In più quest’anno c’é stata l’emergenza neve, che ci ha visto fortemente impreparati. Stiamo costruendo una politica di prevenzione per difenderci dai rischi naturali e dal dissesto idrogeologico e per saper governare i nostri territori? Stiamo costruendo un sistema Paese che sia culturalmente e strutturalmente in grado di reagire alle continue emergenze? Francamente non mi pare, siamo fermi solo a qualche segnale propositivo, rimasto tale con la fine delle emergenze”.
Di seguito la nota diffusa dalla Provincia di Catanzaro: La Provincia di Catanzaro è costretta ancora una volta a chiedere l’intervento del Governo nazionale e della Regione per far fronte ai danni causati sul territorio dall’ultima ondata di maltempo.
“Si tratta di una situazione pesantissima per il territorio – dice il presidente Wanda Ferro -, per la quale stiamo ancora procedendo alla stima dei danni ai corsi d’acqua e alla viabilità, che appaiono comunque ingenti. Siamo alla decima alluvione subita dal territorio in quattro anni, e stavolta, diversamente dal passato, non abbiamo neppure la possibilità di far fronte alle situazioni più urgenti con fondi del nostro bilancio, poiché le norme varate dal governo di impediscono di procedere all’approvazione. Occorre quindi un intervento urgente con l’assegnazione di risorse adeguate per far fronte alle tante criticità di un territorio che per decenni è stato abbandonato a se stesso e che oggi mostra tutta la sua fragilità”.
La Provincia ha quindi già avviato una ricognizione delle principali problematiche emerse dopo gli ultimi eventi meteorologici. Rispetto alla viabilità soveratese, i principali danni sono stati causati dal Beltrame. Smottamenti, cedimenti, dilavamenti, allagamenti hanno danneggiato il piano stradale e creato difficoltà sulla Satriano-Cardinale, sulla Cardinale-Simbario, sulla Squillace-Squillace Lido, sulla Girifalco-Maida, sulla Santa Caterina-Brognaturo, a Caraffa, San Floro, Badolato.
Rispetto alla viabilità catanzarese, si segnalano smottamenti, frane e cedimenti della sede stradale nei pressi di Cropani, Soveria Simeri, Zagarise, Simeri Crichi, sulla Gagliano-Gimigliano, sulla Gimigliano-Tiriolo, sulla Tiriolo-Marcellinara, sulla complanare Marcellinara-Settingiano, a Catanzaro lungo la tangenziale Est e a Germaneto. In particolare sono state chiuse per crollo della sede stradale le provinciali 8/2 (SS106 Uria – Cropani) e 157 (S. Maria di Catanzaro-raccordo sp 48).
I corsi d’acqua che
hanno subito maggiori danni sono i seguenti: torrenti Scilotraco di Sellia, Uria e Scilotraco di Uria a Sellia Marina; fiume Simeri tra Catanzaro e Simeri Crichi; fiume Ancinale e torrenti Usito, Bruca e Barbieri a Cardinale e Chiaravalle; torrente Munita a Santa Caterina dello Ionio; fiume Crocchio e torrenti Nasari-Filace (Andali-Belcastro-Botricello); torrente Beltrame a Soverato; fosso Torre del Duca a San Floro; torrente Fiumarella a Borgia; torrente Fiumarella a Catanzaro.
“Si tratta di una situazione di grave emergenza – spiega Wanda Ferro – cui la Provincia non può far fronte non avendo le necessarie risorse. Rispetto a tutti gli interventi già effettuati in passato, e a quelli programmati nei diversi piani di intervento per far fronte al dissesto idrogeologico, per oltre 38 milioni di euro, la Provincia non ha ricevuto alcuna risorsa. Tutti gli interventi urgenti e improcrastinabili sono stati sempre effettuati con fondi del proprio bilancio. Proprio grazie a quegli interventi di manutenzione sono stati forse evitati disastri ancora maggiori. Oggi il governo Monti, oltre a tagliare e rallentare gravemente il trasferimento di risorse, ci costringe a ritardare l’approvazione dello strumento di bilancio, senza il quale non possiamo intervenire sul territorio. Allo stato, è evidente come rispetto alla prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico e della manutenzione dei corsi d’acqua, la Provincia ha competenza soltanto sulla carta, e responsabilità civili e penali cui non corrisponde la possibilità materiale di intervenire. Sono per questo necessari interventi urgenti e straordinari dei governi nazionale e regionale per consentirci di riparare i danni e riportare alla normalità i territori colpiti dal maltempo”.