Sellia busto dedicato a don Caruso |
Già dal convegno diocesano del 21 settembre scorso sul tema “Traditio Fidei: Conoscenza e amore? O amore e conoscenza?”, è emerso il cammino che la chiesa diocesana è chiamata a percorrere con una fede cristiana sempre più matura, pensata, celebrata e vissuta con fervore nella vita quotidiana, per riscoprire la gioia e il gusto di essere cristiani.
Alle ore 17in cattedrale l'Arcivescovo presiederà la solenne concelebrazione eucaristica nel corso della quale sarà annunciata ufficialmente la chiusura della fase diocesana della Causa di beatificazione del Servo di Dio Don Francesco Caruso, iniziata il 13 settembre del 1998. Don Caruso, nato a Gasperina il 7 dicembre del 1879, fu un sacerdote esemplare che visse con entusiasmo e amore il ministero pastorale, ricoprendo l’ufficio di Rettore e di Padre spirituale nel Seminario Arcivescovile, di penitenziere nella chiesa cattedrale, di parroco a Sellia e a Catanzaro nella chiesa della Stella. Fondò, sempre a Catanzaro, la Casa dei “Sacri Cuori di Gesù e Maria” per l’assistenza ai ragazzi orfani.
L’inizio del nuovo anno pastorale, già segnato dalla consegna del catechismo, un sussidio al “fratello maggiore della Cei” pensato e redatto dall’Arcivescovo Bertolone per aiutare i ragazzi, i giovani e gli adulti alla conoscenza immediata dei rudimenti della fede, sarà ancor di più avvalorato dalla lettera pastorale stilata da Mons. Arcivescovo per offrire alla comunità diocesana delle preziose riflessioni teologico-pastorali che aiuteranno i battezzati a vivere con impegno l’anno della fede.
Nella stessa celebrazione saranno consegnati gli atti del convegno diocesano del 21 settembre scorso e saranno rinnovati anche i mandati per i ministri straordinari per la distribuzione dell’eucaristia.
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