domenica 21 ottobre 2012

Salvare la castanicultura Calabrese al più presto il grido d'allarme lanciato da Giuseppe Mangone presidente dell'ANPA

 Lettera che il presidente dell’ANPA Calabria Giuseppe Mangone, ha inviato al presidente della regione Calabria, Giuseppe Scopelliti e all’assessore regionale all’agricoltura, Michele Trematerra per sollecitare un intervento urgente per salvare la castanicoltura calabrese dall’attacco dell’insetto parassita “Cinipide Galligeno” che dal 2009 ad oggi sta arrecando gravissimi danni alle piante di castagno in tutta la regione.
“Egr. Presidente, Egr. Assessore,
sulla base delle segnalazioni fatte dai nostri associati castanicoltori, abbiamo provveduto ad effettuare una verifica sul territorio, nelle aree a maggiore presenza di castagneti, per verificare la situazione dopo l’attacco alle piante dell’insetto parassita “CINIPIDE GALLIGENO”, iniziato nel 2009. Abbiamo potuto accertare sia direttamente, sia attraverso la consultazione dei dati elaborati dai tecnici dell’ARSSA che la situazione, in poco meno di tre anni, si è fortemente aggravata tanto da mettere in serio pericolo la sopravvivenza del settore, considerato che ormai l’attacco si è esteso ai castagneti presenti sull’intero territorio regionale. L’attacco del “CINIPIDE” si colloca in una fase di grosse difficoltà per il settore che registra una progressiva riduzione sia dell’estensione, sia della produzione dovuta, da una parte, ai prezzi all’origine poco remunerativi che generano l’abbandono e, dall’altra, agli incendi che l’estate distruggono i nostri boschi. Il Ministero dell’agricoltura ha varato il programma nazionale per il controllo biologico contro il “CINIPIDE” stanziando, per il 2012, un milione di euro. Una cifra assolutamente insufficiente per combattere il parassita considerato che per la Calabria sono state assegnate soltanto trentanovemila euro, finalizzate all’allestimento di un centro di moltiplicazione dell’ insetto antagonista “TORINUS FINENSIS”, allevato e distribuito dall’università di Torino.

I sei tecnici dell’ARSSA, impegnati per la realizzazione del programma di controllo biologico al “CINIPIDE” in Calabria, coordinati dalla dott.ssa Vincenzina Scalzo, hanno fatto un buon lavoro, essendo riusciti, anche con il contributo della Comunità Montana Presila Catanzarese, ad effettuare sui castagneti 24 lanci di insetto predatore “TORINO FINENSIS”. Questa prima iniziativa è risultata utile ma assolutamente limitata. Per combattere efficacemente il parassita occorrono molti più lanci, pertanto, è indispensabile l’intervento finanziario della regione e di tutti gli altri enti: comuni, province ecc.. Considerato che il costo di un lancio è all’incirca di 1.300 euro, per cento lanci occorrono 130.000 euro. Riteniamo che una simile, piccola cifra vale la pena di spenderla per salvare un intero comparto che rappresenta una parte importante della storia, delle tradizioni e dell’economia dei nostri territori di montagna. Resto in attesa di un Vostro riscontro e assicuro la piena disponibilità per un incontro nel merito dei problemi esposti.”


Riceviamo e pubblichiamo integralmente il testo 

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