Oggi come 50 anni fa la Calabria rimane una terra di forte immigrazione per i nostri giovani che non trovano sbocco alle loro professionalità
La Calabria non
può più permettersi di regalare ad altri il patrimonio di intelligenza creativa
dei nostri ragazzi. Con questa esortazione Il presidente della Valle del
Crocchio Franco Colosimo, nonché conosciuto imprenditore Interviene per parlare
del sempre attuale fenomeno dell’immigrazione calabrese che non si è mai
arrestata durante i vari decenni, i vari
motivi e situazioni che portano molti ragazzi ad abbandonare la nostra terra
sono pressoché sempre gli stessi . No! Non si può più permettere di vedere
questi ragazzi pieni di entusiasmo che per vedere realizzate le proprie
ambizioni sono costretti alla rassegnazione di
dover abbandonare la terra dove sono nati. Il presidente Colosimo porta
come esempio lampante la storia di una ragazza di Cropani Valentina la quale dopo aver conseguito una
laura a pieni voti in conservazione dei beni culturali a Roma, la bionda
ragazza non le pesava di dover aiutare i propri genitori contadini alla raccolta
dei pomodori per aiutare la famiglia che faceva enormi sacrifici per poterla
tenere all’università. Una volta laureata ha scritto anche un interessante
volume sul duomo di Cropani descrivendone le sue bellezze architettoniche, dopo
aveva lavorato per circa un mese come guida nel museo archeologico di Cropani
con un stipendio mensile di 350 euro con un contratto a termine. Dopo circa sei
mesi non vedendo nessuna prospettiva di impiego a malincuore decide di partire
per Parigi. Li viene ospitata da una famiglia, intanto perfeziona il suo
francese, insegnando anche italiano, dopo diventa anche commessa in una
boutique di profumi, grazie alla sua
forte preparazione diventa accompagnatrice di turisti italiani in visita nei
vari musei di Parigi, dove viene subito vista e assunta al museo di arte
moderna, dove si fa notare per la forte
preparazione venendo promossa presso il museo della Reggia di Versailes. Per culminare le sue aspirazioni dal mese di
luglio sarà assunta stabilmente al Louvre di Parigi nel settore della civiltà
mediterranea, compresa quella egizia. Di storie come questa ragazza c’è ne sarebbero
tante altre ma quest’ esempio rimarca il fatto che dobbiamo adoperarci
nell’aiutare i nostri ragazzi che come abbiamo visto una volta fuori la loro
professionalità viene subito premiata. Viva la meritocrazia. Per concludere
Franco Colosimo dice di essere felice e
triste nello stesso tempo: felice perché la mia giovane amica ha coronato il
sogno trovando un lavoro adeguato alla sua preparazione, triste perché ancora
una volta la calabria perde una persona qualificata. Non possiamo...
più
consentire che i nostri giovani migliori
formati qui nella nostra regione realizzano i loro sogni lavorativi solo
andando lontano. Ora come 50 anni fa è cambiato solo la professione, una volta
erano operai oggi sono laureati ma
sempre con la valigia in mano, partendo lontano, lasciando i loro cari, perché solo
allontanandosi potranno aspirare nell’ essere premiati per la loro preparazione
trovando un lavoro adeguato.