giovedì 7 giugno 2012

Ricorso al Tar per annullare l'IMU da parte della Codacons

Codacons, ricorso al Tar Lazio per annullamento Imu

Il Codacons ha notificato ieri un ricorso al Tar del Lazio in cui si chiede di bloccare i provvedimenti che hanno introdotto l'Imu, partendo dalle delibere comunali di tre citta': Roma, Catanzaro e Napoli. Nel ricorso, informa una nota, si contesta innanzitutto come l'Imu, che e' una tassa di scopo, sia stata decisa "contro la legge e senza la previa individuazione delle precise opere pubbliche che l'imposta dovrebbe andare a finanziare, in palese violazione della normativa vigente". Il Codacons contesta poi il fatto che l'Imu vada a colpire senza alcuna distinzione "ogni possessore di immobile, senza tenere conto della reale capacita' contributiva, spesso decisamente bassa come nel caso di soggetti titolari di pensione e/o precari. Per il Codacons e' stato anche violato l'articolo 47 della Costituzione Italiana, dal momento che l'imposta non solo costituisce "un deterrente per l'accesso al risparmio popolare, ma lo impedisce del tutto per coloro che sono proprietari di beni immobili".
 
il tributo che ha rimpiazzato nei portafogli dei contribuenti la vecchia Ici, rappresenta uno dei principali argomenti per cui i consumatori si lamentano, come ha anche ricordato il Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori). Non è un caso quindi che, a ridosso della prima scadenza rateale (il 18 giugno prossimo per la precisione), che ci si rivolga ai Caf e agli esperti per capire quanto esattamente bisognerà pagare, visto che dal governo e dall’Agenzia delle Entrate non sono giunte sempre risposte chiare. La stessa associazione, inoltre, ha voluto sferrare un attacco deciso nei confronti della tassa.
È questa la descrizione che meglio si addice al ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) del Lazio, una iniziativa motivata in modo ben preciso: in effetti, secondo il Codacons è necessario bloccare quanto prima tutti quei provvedimenti che hanno dato vita all’imposta, in particolare le delibere comunali delle città più importanti
del nostro paese. Il coordinamento guidato da Carlo Rienzi ha definito senza mezzi termini l’Imu come una vera e propria tassa di scopo e come una misura contraria alla legge.
In pratica, il ricorso si basa sul fatto che non si conoscono le opere pubbliche che il tributo andrà a finanziare, oltre alla constatazione che i soggetti colpiti sono tutti i detentori di immobili, senza alcuna distinzione in base alla capacità contributiva (vi sarebbero dunque gli estremi per un reato costituzionale). Dove può arrivare questa protesta? Si potrà pensare a capi di accusa esagerati, ma se non altro pongono degli interrogativi importanti, soprattutto su come siano state scelte le esenzioni e i pagamenti.

4 commenti:

  1. fussa veru accippamu nu ciroginu a san vitalianu

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  2. troppo bello per essere vero sicuramente non succederà nulla dobbiamo pagare

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    1. Se non pagasse nessuno questa tassa sarebbe Abolita MA NOI ITALIANI SIAMO IN GRADO DI ORGANIZZARE UNA PROTESTA DEL GENERE SENZA NESSUN AIUTO POLITICO? RISPOSTA NO

      QUINDI COME DICI TU DOBBIAMO PAGARE.

      SALUTI A.A.

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  3. lA MAGGIOR PARTE DEGLI ITALIANI ANNO MUTUI VENTENNALI SE NON DI PIU'OLTRE CHE ESSERE UNA TASSA SULLA PRIMA CASA INGIUSTA E' DI PROPRIETA' DELLE BANCHE: Domandina perche le banche non pagano la parte di loro competenza?

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