domenica 11 novembre 2012

Ogni mattina puntuale fa la colazione sulla tomba della moglie. Per il magnate della pubblicità Maurice Saatchi il tempo si è fermato il 2 giugno 2011

“Faccio colazione sulla tomba di mia moglie ogni mattina”. Maurice Saatchi, magnate della pubblicità nonché socio fondatore (insieme con il fratello Charles) della celebre agenzia Saatchi & Saatchi ha perso la moglie il tempo si è fermato il 2 giugno del 2011, Josephine, scrittrice de “Il Danno”. Morta di cancro alle ovaie dopo due anni di sofferenze.
Da allora Maurice lascia ogni giorno il posto apparecchiato al tavolo da pranzo e organizza i giornali nell’ordine che lei preferiva leggerli, anche se qualcuno potrebbe considerare questi comportamenti al limite del patologico. “In effetti, ho creduto di essere vicino alla pazzia – ammette Saatchi – ma poi ho scoperto che anche la Regina Vittoria ha tenuto per 40 anni le posate di Alberto. E dopo aver letto un centinaio di libri sul tema del dolore, mi sono convinto che andare avanti con la propria vita quando si subisce un lutto sia un mostruoso atto di tradimento, oltre che un gesto di puro egoismo”.
Il magnate e la celebre scrittrice irlandese, che si conobbero mentre entrambi lavoravano per l’editore Haymarket, si sono sposati nel 1984 e hanno avuto un...
figlio, Edward, oggi quasi trentenne. “Il mio amore per Josephine è stato talmente forte che ci ha fatto diventare una persona sola – continua Saatchi – e questo non cambierà mai. Quando nel 2009 mia moglie mi confidò che le avevano trovato il cancro, mi disse “la tua vita è rovinata”: aveva ragione, del resto ce l’aveva sempre. Questa malattia è mostruosa, spietata, implacabile e senza pietà e la sua cura è qualcosa di medievale, degradante e inefficace”.

5 commenti:

  1. che storia, il vero amore neppure la morte riesce a farlo morire
    buona domenica a tutti
    Maria

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  2. buona domenica e ancora auguri al nostro blog
    DOMENICO

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  3. dovremmo prendere tutti un pò esempio da questa storia cercando di voler bene alle persone che ci stanno vicine anche quando sbagliano perchè il bene non si misura con altro bene che si riceve ma si da senza sapere se nella stessa misura ti sarà dato anche a te

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  4. storia molto bella di un amore che non vuole morire mai

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  5. Quando l' amore sconfina nella patologia , non è piu' amore, bensi' malattia e disturbo mentale.Pertanto non è assolutamente auspicabile questo modo di essere vissuto. Se è vero come è vero che, amore vuol dire essere e sentirsi in sintonia profonda con la persona amata, traendone reciprocamente nuova energia per affrontare la vita .....allora è pur vero che fossilizzarsi e adagiarsi in un atteggiamento di questo tipo , significa allontanarsi dall' essenza dell' amore stesso in quanto VITA ...e non ....morte.

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